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Milano

Scuola, quando una mano di vernice ruba l’anima

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Si fa giustamente un gran parlare di istituti scolastici da risistemare, ma oltre a chiederci se davvero ci siano le risorse, sorge un altro interrogativo: chi vigila sulla correttezza degli interventi da effettuare, soprattutto quando riguardino le scuole di rilevanza architettonica? Il caso dell’ISIS Facchinetti di Castellanza, progettato dall’architetto Richino Castiglioni negli anni Sessanta, rende evidente la necessità di stabilire regole chiare. La storica scuola tra Castellanza e Busto Arsizio, che ha sfornato migliaia di periti industriali rispondendo alle richieste della galoppante industria varesina del boom economico e che oggi ha adeguato ai tempi la sua mission didattica rimanendo comunque un punto di riferimento per tutta la Lombardia, è stata recentemente oggetto di un intervento di ripristino che ha fatto molto discutere. In pratica è stata ridipinta, si è data una bella mano di vernice all’imponente struttura, nascondendo il calcestruzzo a vista che era il suo elemento più caratteristico. Si guardava l’edificio e veniva spontaneo pensare: qui non si scherza, qui si formano i futuri ingegneri e i tecnici che prenderanno in mano le sorti della nostra economia. Un pensiero che trovava rispondenza nell’aspetto per così dire grezzo conferito dal calcestruzzo. Uno stile in linea con l’architettura industriale locale e con lo spirito di un territorio e di una città soprannominata ai tempi del suo massimo sviluppo la Manchester d’Italia. La nuova tinteggiatura cancella la volontà stilistica di chi l’aveva progettata. Peccato. Sarebbe stato auspicabile un intervento più rispettoso. Non è un problema primario (o magari sì?) in un Paese che sta attraversando una crisi forse irreversibile. Sta di fatto che bisogna occuparsene. Perché non pensare di interessare la Soprintendenza quando si intraprendono operazioni così invasive? Perché non stabilire un iter preciso da seguire per le scuole? Il premier Renzi parla sempre di bellezza e di identità. Ecco, mettiamo la testa anche su queste piccole grandi questioni.

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