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Milano Politica

Case popolari: togliere ai poveri per dare ai ricchi

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Le parole non sono quelle dell’opposizione milanese, bensì del procuratore Alberto Nobili che ha così definito la strategia di alcuni appartenenti al Comitato Abitanti Giambellino- Lorenteggio arrestati oggi dai carabinieri: “Non sono occupazioni alla Robin Hood per dare casa a chi ne ha diritto. Il fine dell’equità sociale è solo una ipocrisia perché il gruppo antagonista non rispettava le graduatorie e assegnava le abitazioni ad amici e a chiunque potesse garantire un supporto al gruppo e allargare in questo modo la base del consenso nel quartiere”. Ecco sfatata la favola dell’abusivismo come risposta ai bisogni delle persone in difficoltà. Nelle case popolari non ci andavano quelli in graduatoria o i poveri, ma gli amici, anche ricchi, che condividevano l’ideologia politica anarco-insurrezionalista, i simpatizzanti e i fiancheggiatori dei delinquenti che si fanno passare per Robin Hood. Falsità e doppiezza ai danni di chi è disperato. Funziona così nella Milano dell’equità sociale e della solidarietà.

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